E' un po' di tempo che non vado al Lucca Comics and Games.
L'ultima edizione alla quale ho partecipato è stata quella del 2012, una tirata dalle 4 del mattino fino a mezzanotte del sabato, tramite un pullman organizzato da un gruppo di appassionati.
Dopo quella volta non sono più riuscito a replicare, un po' per mancanza di amici più stretti che mi affiancassero in questa piccola avventura, e un po' per non voler perdere una notte di sonno, pratica che ultimamente non posso più tanto permettermi, visti i postumi poco piacevoli.
Anche se sono 2 anni che non frequento fiere di questo tipo, o perlomeno di questa dimensione (sono stato poche settimane fa ad una fiera a pochi chilometri da casa, ma non è il caso di considerarla), c'è un argomento di cui vorrei parlarvi.
Si tratta, per meglio dire, di un "modo" di approcciarsi a questo tipo di manifestazioni.
Se bazzicate un po' il web, e in particolare YouTube, avrete certamente notato che questa fiera sta diventando sempre di più un punto di incontro con gli YouTubers. Quando si avvicina una fiera del fumetto, sentiamo quasi sempre l'annuncio delle date in cui incontrare i nostri beniamini, magari tramite un raduno.
Personalmente trovo molto simpatica l'idea di incontrare di persona uno YouTuber che seguo e che mi diverte.
E' capitato anche a me ed è stata una bella emozione, un po' come trovarsi a 2 passi con un attore famoso. Con la differenza che lo YouTuber ha un aspetto decisamente più amichevole, ti sembra quasi quell'amico divertente che ti raddrizza una giornata storta.
Quando te lo trovi davanti vorresti abbracciarlo, dargli una pacca sulla spalla e farci una chiacchierata.
Ma complice la confusione e l'imbarazzo, non sempre riesci ad andare oltre a qualche frase cretina e di circostanza, e quando ti allontani stai sempre a rimuginare su quello di cui avresti potuto parlargli, approfittando dell'occasione.
Ecco quindi che la fiera assume un altro "significato": diventa motivo di aggregazione più elaborato e partecipe, una vera occasione di scambio di idee e di dibattito, abbattendo diverse barriere, perchè ti relazioni con una persona è fondamentalmente come te.
Per quanto riconosca il valore di questa cosa, e per quanto comprenda che gli YouTubers facciano una fatica enorme ad organizzarsi ed essere disponibili ed avere un sorriso per tutti, c'è un aspetto che invece un po' mi preoccupa.
Un rovescio della medaglia che non posso ignorare.
Ma i fumetti che fine hanno fatto?
Chi va al Lucca Comics and Games, ci va per la Fiera del Fumetto o per vedere gli YouTubers?
Siamo davvero sicuri che questo modo di fare aggregazione non venga percepito in modo superficiale e non "tolga tempo" al vero scopo della manifestazione, ovvero la divulgazione dell'Arte Sequenziale, come mi piace tanto chiamarla?
Iniziamo un ragionamento facendo prima di tutto autocritica: io stesso mi sento di trascurare il mondo del fumetto.
Un mondo con il quale sono cresciuto, che mi ha influenzato e che ho amato visceralmente, e per quale ho anche combattuto, seppure con i pochi mezzi che avevo a disposizione.
E' stata per me una soddisfazione e motivo di vanto aver proposto una tesi di laurea nientemeno che su Devilman di Go Nagai.
Eppure, ultimamente leggo sempre meno fumetti.
Per quale motivo? Semplice... nel mio tempo libero, preferisco attaccarmi alla console.
L'ultima volta che sono stato a Lucca, la mia passeggiata si è svolta prevalentemente nell'area Games. E quando mi sono diretto verso la parte dedicata ai fumetti mi sono annoiato. Adesso mi ritrovo persino a fare fatica a leggere un albo.
Ma che cosa mi sta succedendo?
L'ho pensato in quel momento ed ancora me lo chiedo.
La risposta che mi do è che mi sono sicuramente impigrito da un lato, e dall'altro ho trovato dei passatempi molto più coinvolgenti ed immediati.
Come, appunto, i videogiochi.
E come i videogiochi, un po' tutte le forme di comunicazione immediate, come ad esempio YouTube piuttosto che leggere su un blog, attirano molta più gente perchè "arrivano" prima.
Ora, finito questa parte di autocritica, che ho voluto fare per farvi capire che non mi ergo su un piedistallo a fare la ramanzina, vorrei chiedervi: ma se io ho pensato queste cose, non può averle pensate anche qualcun'altro?
Se io, che sono praticamente cresciuto con i fumetti, sto avvertendo che stia diventando un passatempo quasi noioso, perchè gli adolescenti di oggi dovrebbero trovarlo interessante?
Questa cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che il fumetto, che sta già diventando qualcosa sempre più di nicchia, un giorno potrebbe addirittura scomparire.
Ci troveremo tra qualche anno ad avere sempre più videogiochi e persone che ne parlano, aree riservate ai nuovi media e compagnia bella.
Un paradosso, visto che queste fiere sono partite e dovrebbero reggersi sulla narrazione per immagini.
Purtroppo accade che quando un argomento o semplicemente una moda diventa importante, si fa di tutto per spremerla, in un meccanismo esageratamente consumistico che non ti fa realmente capire il potenziale di una certa attività o strumento o quello che sia.
Va spremuta perchè attira gente e quindi fa soldi, e ci si dimentica di un altro settore che agonizza sino quasi a morire, e poi ci si lamenta perchè è stato abbandonato.
Ma da chi è stato abbandonato?
E' solo colpa del consumatore o c'è stata dall'altra parte poca lungimiranza?
Facciamo un esempio senza spostarci troppo: sento spesso dire che il gioco di ruolo, quello vero, fatto coi dadi e con fogli di carta, sta morendo.
Sempre meno persone lo praticano, io stesso sono molti anni che non gioco, e se non fosse per qualche valoroso appassionato, magari anche proprietario di una fumetteria, organizzando partite in un luogo adeguato, starebbe ancora peggio.
Perchè accade questo?
Prima di tutto perchè i ragazzi trovano molto noioso (e non riesco a non biasimarli onestamente) stare davanti ad un tavolo a sentire un tizio che parla, secondo perchè, effettivamente, c'è anche il discorso tempo: giocare di ruolo richiede anche alcune ore a sessione, mentre in un videogioco il tutto è molto più veloce.
Ma io mi chiedo: che cosa si sta facendo per cercare di valorizzare questo tipo di gioco? O si scrolla le spalle dicendo "Eeeeh, che vuoi farci..."?
Mi piacerebbe che si andasse al Lucca Comics and Games riscoprendo soprattutto il fumetto, facendo capire ai più giovani che è una forma d'arte incredibilmente potente e variegata, adatta a tutti i tipi di lettori, e che soprattutto non solo il manga che va di moda e del quale ci interessano di più i gadget di contorno che i contenuti della trama.
Mi sta benissimo che la presenza degli YouTubers possa essere un valore aggiunto alla fiera, aprendo dibattiti, parlando di comunicazione e soprattutto di lavoro, perchè è in posti come questo che un argomento del genere deve essere trattato, liberandosi di inutili e dannosi pregiudizi, soprattutto di questi tempi.
Gli YouTubers di oggi hanno una grande responsabilità: essere i veri divulgatori della cultura di oggi e quindi mi auguro che usino al meglio i loro strumenti.
Probabilmente ho scelto il giorno sbagliato per scrivere un articolo sulla fiera di Lucca, chi voleva visitarla o è già partito o si sta organizzando per farlo, e chi è rimasto a casa non troverà nemmeno troppo interessante questo articolo.
Ma volevo trovare una scusa per realizzare una sorta di "Speciale Halloween" e mi sembrava carino farlo parlando di uno degli eventi più importanti d'Italia che capita proprio in questo periodo, e che in qualche modo fa parte di me.
Buon Halloween e viva il Lucca Comics and Games!
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