giovedì 11 febbraio 2016

Recensioni Spicciole Netflix DOC: Fed Up


L'obesità infantile è un bel problema.
Ma se dalle nostre parti, in Europa, è considerato uno stato piuttosto risolvibile e poco diffuso, ci sono paesi in cui purtroppo l'obesità è diventata una vera e propria piaga.
Forse avete capito di che Paese sto parlando... gli Stati Uniti d'America.

Un bambino obeso già in età adolescenziale, oltre a subire il disagio psicologico dovuto al suo aspetto, rischia di avere già in giovanissima età malattie come il diabete, problemi cardiaci e respiratori.

Ma come si è arrivati a questo punto?
FED UP di Stephanie Soechtig è un documentario che analizza il fenomeno ripercorrendo la storia del rapporto tra gli americani e l'alimentazione, e focalizzandosi su uno degli aspetti più pericolosi dell'industria del cibo: lo zucchero.



La "storia" ci riporta sino agli anni 50 ed a come l'esercizio fisico non godesse di buona fama (causava attacchi cardiaci), ma che, a seguito di alcuni studi, divenne utile per bruciare calorie e quindi buttare giù peso.
Fare sport divenne un'attività diffusissima, grazie ad un grande bombardamento mediatico.
Paradossalmente però, assieme all'aumento degli iscritti in palestra aumentava anche il numero di bambini obesi,

Quello che sembra un attacco verso l'attività fisica, diventa in realtà lo spunto per un'analisi più attenta sul fenomeno e sulle reali abitudini delle persone.

Il documentario ha uno stile a volte estremamente sensazionalistico, soprattutto se osservato dagli occhi di un italiano. Dagli occhi di chi vive in un paese dove la gran parte del cibo che mettiamo in tavola è fatto in casa e ne conosciamo la provenienza diretta.

Negli Stati Uniti, il ricorrere ad alimenti confezionati e quindi in qualche modo "trattati", è largamente più diffuso e crea non pochi problemi all'organismo: questi cibi "complessi" vengono assorbiti in modo anomalo, e causano spesso grasso in eccesso, per via dell'elevato contenuto di zucchero che contengono.
La politica e le industrie demonizzato il "grasso", perchè i "grassi" contenuti in un alimento sono responsabili della tua obesità, e quindi che cosa fanno? Arrivano i cibi "light", con basso contenuto di grassi, ma elevato di zuccheri, che sono i reali responsabili dell'obesità.

In poche parole, questi ragazzini che vanno in palestra vanificano completamente i loro sforzi se quando tornano a casa mangiano alimenti confezionati "light" ricchi di zuccheri.

La visione di questo documentario, che temevo fosse un po' troppo "propagandistico" e demonizzante, mi ha in realtà dato degli ottimi spunti di riflessione.

Fortunatamente, come ho detto prima, noi italiani abbiamo un patrimonio alimentare sano che scongiura per un buona percentuale queste condizioni, ma lo stile di vita americano è da tempo ben consolidato nel nostro Paese, e non sarebbe strano se tra un paio di decenni ci trovassimo in una condizione simile.
Quello che però dico, anche in funzione ad una crescente diffusione del veganismo e di sedicenti dietologi fai-da-te che strumentalizzano la salute per farci ingoiare le loro stupidaggini, è di cercare di avere una visione più ampia, che vada oltre all'equazione "grasso = fa male".

Se si mangia correttamente, ed intendo privilegiando alimenti poco modificati dal processo industriale, nessuno ci vieta di fare uno spuntino con uno snack al cioccolato, purchè sia quella piccola soddisfazione sporadica.
E non c'è neppure bisogno di strane ricette complicate: proprio qualche sera ha ho mangiato per contorno dei broccoli bolliti conditi con olio, sale e limone. Davvero ottimi.

Concludendo, questo documentario è stato molto interessante, ve lo consiglio, ma guardatelo col giusto occhio critico e pensando bene in quale Paese è stato realizzato e quindi qual'è il tipo di gravità del problema.

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